Le novità IRPEF del DDL Bilancio 2026

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⚖️ Riforma IRPEF 2026: Una Bilancia tra Alleggerimento Fiscale e Rimodulazione delle Agevolazioni

Il Disegno di Legge della Legge di Bilancio 2026 si configura come un’altra tappa cruciale nel percorso di rimodulazione dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPEF), disegnando un panorama fiscale che mira a conciliare l’alleggerimento del carico per il ceto medio con una maggiore selettività nelle agevolazioni per i redditi più elevati.

📉 Alleggerimento della Curva di Progressività: Un Respiro per lo Scaglione Centrale

Il cuore della manovra si concentra sull’affievolimento della curva di progressività. In un’azione mirata a sostenere il potere d’acquisto dei redditi intermedi, il Legislatore interviene sullo scaglione centrale (quello compreso tra 28.000€ e 50.000€), prevedendo un abbattimento dell’aliquota di ben due punti percentuali, portandola dal 35% al 33%. Questo intervento prosegue la logica di semplificazione (ormai a tre scaglioni) avviata negli anni precedenti, focalizzandosi in modo specifico sul “ceto medio” per ridurne la pressione fiscale.

💰 La Stretta sui “Super-Ricchi” e l’Erosione delle Detrazioni

Parallelamente al taglio dell’aliquota, si registra una nuova e significativa stretta sulla fruizione delle detrazioni d’imposta al 19%. Per i contribuenti che dichiarano un reddito complessivo superiore a 200.000 euro, viene prevista una limitazione alla possibilità di portare in detrazione diverse tipologie di oneri (come quelli non sanitari, le donazioni a partiti politici e i premi assicurativi per eventi calamitosi).

Questa misura non è isolata: si tratta del terzo intervento restrittivo in un quinquennio sul fronte delle detrazioni per le fasce reddituali più alte. L’obiettivo è duplice: reperire risorse per la riduzione delle aliquote e, allo stesso tempo, indirizzare l’uso delle agevolazioni verso i contribuenti con minore capacità contributiva, complicando però, ancora una volta, la struttura del prelievo per i redditi elevati.

🏨 Il “Bonus Stagionale”: Trattamento Integrativo per il Turismo

Infine, la Legge di Bilancio risponde a specifiche esigenze del mercato del lavoro introducendo, o meglio, riconfermando per il 2026 (fino al 30 settembre), un trattamento integrativo speciale mirato al settore turistico, ricettivo e termale.

Questa misura è pensata per:

  1. Garantire la stabilità occupazionale in un settore cruciale ma storicamente volatile.
  2. Sopperire all’eccezionale mancanza di offerta di lavoro riscontrata, soprattutto durante i periodi di alta stagione.

Il beneficio è riconosciuto ai lavoratori dipendenti privati con reddito non superiore a 40.000 euro e consiste in una somma (solitamente pari al 15% delle retribuzioni lorde) erogata per le prestazioni di lavoro notturno e per lo straordinario effettuato nei giorni festivi. Un incentivo ad hoc per rendere più attrattive le mansioni più gravose in un comparto fondamentale per l’economia nazionale.


In sintesi, la Manovra 2026 si muove su un doppio binario: da un lato, una spinta all’alleggerimento per il ceto medio (taglio IRPEF), dall’altro, una logica di maggiore rigore fiscale per i redditi di fascia alta (stretta sulle detrazioni), il tutto condito da misure selettive di sostegno settoriale come il bonus per il turismo.


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Avatar ANTONELLO SEMENTILLI

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