Legge di Bilancio 2023 alcune novità

Innalzamento per accesso regime forfettario

Innalzato da 65mila a 85mila euro il limite di ricavi o compensi per accedere e permanere nel regime forfetario per le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni (articolo 1, comma 54 e seguenti, legge 190/2014).

Introdotta anche una disposizione per contrastare possibili effetti distorsivi: se si superano i 100mila euro di ricavi o compensi, la fuoriuscita dal regime è immediata, con debenza dell’Iva a partire dalle operazioni che portano allo sforamento di quel tetto.

Tassa piatta incrementale per persone fisiche partite Iva

Introdotto, per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni non in regime forfetario, un meccanismo di tassazione alternativo, più vantaggioso dell’Irpef ordinaria, in base al quale è possibile assoggettare a un’imposta sostitutiva del 15%, fino a un massimo di 40mila euro, la differenza tra il reddito di impresa o di lavoro autonomo conseguito nel 2023 e il maggiore dichiarato nei tre anni precedenti, ridotta di un importo pari al 5% di tale ultimo ammontare.

Ammortamento fabbricati strumentali dei commercianti al dettaglio

Maggiore deducibilità delle quote di ammortamento del costo dei fabbricati strumentali delle imprese operanti nel settore del commercio di prodotti di consumo al dettaglio, alimentari e non, compresi i grandi magazzini, individuate da specifici codici Ateco:
– il relativo coefficiente passa dal 3 al 6% per l’esercizio in corso al 31 dicembre 2023 e per i successivi quattro.
Potranno usufruirne anche le imprese immobiliari in relazione ai fabbricati dati in locazione a imprese esercenti una delle attività indicate, sempre che entrambi i soggetti, locatore e utilizzatore, appartengano allo stesso regime di tassazione di gruppo.

Iva sui prodotti per l’infanzia e la protezione dell’igiene femminile e sul pellet

Giù al 5% l’Iva sui prodotti per la protezione dell’igiene intima femminile (assorbenti e
tamponi) non compostabili e su alcuni prodotti per l’infanzia:
– latte in polvere o liquido;
– preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole o estratti di malto condizionate per la vendita al minuto; – pannolini; seggiolini per gli
autoveicoli

Operatività delle partite Iva

Ulteriore misura di presidio preventivo per evitare il rilascio di partite Iva a soggetti che presentano profili di rischio. L’Agenzia delle entrate, a seguito di specifiche analisi, invita il contribuente a esibire le scritture contabili per verificare l’effettivo esercizio dell’attività; in caso di mancata comparizione o di esito negativo dei riscontri, chiude d’ufficio la posizione.

Il destinatario del provvedimento di cessazione è punito con una sanzione di 3mila euro e, per riaprire partita Iva, deve presentare una fideiussione bancaria o assicurativa di durata triennale per non meno di 50mila euro o, se superiore, per l’importo ancora dovuto per le violazioni commesse prima della chiusura d’ufficio.

Vendite tramite piattaforme digitali

Nuovo adempimento per i soggetti Iva che, tramite un’interfaccia tipo mercato virtuale, piattaforma o portale, facilitano le vendite di determinati beni (li individuerà un decreto Mef): dovranno comunicare al Fisco i dati sui fornitori e le operazioni fatte nei confronti di consumatori finali, non soggetti passivi.

Superbonus 2023

Il DL Aiuti quater, e la relativa legge di conversione, prevedono che dal 2023 la detrazione scenderà al 90% sia per i condomìni che per gli edifici da 2 a 4 unità immobiliari con unico proprietario o in comproprietà tra più soggetti. Ci sono però regole differenziate, introdotte dalla Legge di Bilancio 2023, che in qualche caso consentiranno di ottenere il superbonus 110% anche nel 2023.

Stralcio dei carichi fino a mille euro

Annullamento automatico, al 31 marzo 2023, dei debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della norma, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2015 dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali, inclusi quelli derivanti da precedenti definizioni agevolate.

Riguardo alle sanzioni amministrative (comprese le multe per infrazioni stradali) diverse da quelle irrogate per violazioni tributarie o di obblighi di natura contributiva o previdenziale, lo stralcio riguarda i soli interessi.

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