ll genitore detrae le spese sostenute per ristrutturare la casa del figlio

Per detrarre le spese, è necessario che

  • le fatture siano intestate a chi sostiene le spese e
  • i bonifici parlanti ne riportino il codice fiscale quale beneficiario della detrazione

Il Genitore può portare in detrazione le spese di ristrutturazione  sostenute per gli interventi sulla casa del figlio e presso cui quest’ultimo risiede, nel caso in cui essendo familiare (genitore) convivente con il figlio studente e proprietario della casa oggetto di intervento.

Come chiarito dalle Entrate,

«La detrazione spetta al familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento. … Per fruire della detrazione non è necessario che i familiari abbiano sottoscritto un contratto di comodato essendo sufficiente che attestino, mediante una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, di essere familiari conviventi. … Lo status di convivenza deve verificarsi già al momento in cui si attiva la procedura ovvero … alla data di inizio dei lavori … e sussistere al momento del sostenimento delle spese ammesse alla detrazione, anche se antecedente il predetto avvio.

La detrazione spetta al familiare per i costi sostenuti per gli interventi effettuati su una qualsiasi delle abitazioni in cui si esplica la convivenza, indipendentemente dalla ubicazione della stessa, purché tale immobile risulti a disposizione» ( circolare 17/E/2023, pagina 11).

il genitore può detrarre le spese se le fatture sono a lui intestate e i bonifici parlanti riportino il suo codice fiscale quale beneficiario della detrazione.

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